Ex-manicomio, recupero a rischio. Ma Brucchi ha un piano B

TERAMO – Sembra allungarsi la strada da percorrere per il recupero dell’ex manicomio di Teramo ma il sindaco Brucchi non si dichiara preoccupato. “Ho un piano B”, dichiara nel corso di una conferenza stampa dove la rottura con il sindaco dell’Aquila Cialente, accusato di aver boicottato il recupero dell’ex-psichiatrico, è ormai evidente (vedi articolo a lato). La riqualificazione dell’area, come spiegato dal primo cittadino teramano, passava infatti per l’attivazione di un fondo di investimento di 24 milioni di euro (chiamato “Jessica”) che comprendeva i quattro capoluoghi abruzzesi (ciascuno con 8 milioni di euro a disposizione). L’Aquila si è però tirata indietro. Sarebbe questione di ore la firma di una delibera con la quale Cialente formalizzerà la sua uscita dal fondo d’investimento, dunque il recupero dell’ex manicomio dovrà passare per altri canali di finanziamento. “Nulla è perduto” ha dichiarato però il sindaco che annuncia di avere un piano B che verrà definito con maggiori dettagli mercoledì nel corso di un incontro con i vertici della Asl di Teramo. Gli 8 milioni di euro in dote al capoluogo teramano non andranno persi. Il sindaco ha reso noto che a somma verrà spesa subito per interventi di riqualificazione urbana e opere pubbliche che si concentreranno nei quartieri di Colleparco e Colleatterrato.